Cos’è Sostenobiletà

Il Portale per l’autovalutazione della sostenibilità aziendale

È una Piattaforma Collaborativa per sostenere l’innovazione e il trasferimento tecnologico nelle aziende vitivinicole del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano. Un portale rivolto a chi ricerca strumenti interattivi per l’autovalutazione della sostenibilità e informazioni sulle migliori tecnologie a basso impatto ambientale, e per condividere esperienze e rispondere alle sfide strategiche di crescita e competitività.
Soste-nobil-età è uno strumento ideale per affrontare in maniera efficace le sfide ambientali e produttive delle aziende vitivinicole e dei consorzi di tutela del nuovo millennio.

Come aderire

Hai un'azienda vitivinicola? E' arrivato il momento di autovalutare la tua sostenibilità!

Sostenobiletà è uno strumento di autovalutazione della sostenibilità sia delle aziende che del territorio. Questa piattaforma implementa  un protocollo di sostenibilità liberamente tratto dal modello SOPD di Equalitas, e permette a tutti coloro che gestiscono una azienda vitivinicola di calcolare, in modo self-service, la propria sostenibilità secondo i tre pilastri sociale, ambientale ed economico.

Valutati! e così potrai contribuire alla sostenibilità complessiva del tuo territorio e dimostrare a tutti gli sforzi che le aziende del Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano compiono ogni giorno per rispettare l’ambiente.

L’autovalutazione è semplice, avviene interamente online, e prende in considerazione le buone pratiche agricole nel vigneto, in cantina e nella fase di imbottigliamento e condizionamento. Accedendo alla piattaforma puoi, inoltre, calcolare gli indici di biodiversità, la carbon footprint aziendale, e inserire i valori della water footprint della tua azienda. Questo ti permetterà di quantificare l’impatto della tua azienda e implementare le più efficaci azioni correttive per essere più sostenibile!

Come nasce l’idea

Il progetto Sostenobiletà è un progetto cofinanziato dal Regione Toscana nell’ambito del FEASR del Piano di sviluppo rurale 2014-2020 – Progetto Integrato di Filiera 2015 dal titolo «La Nobil-età in un bicchiere: 50 anni di Nobile di Montepulciano». È relativo alla sottomisura 16.2 «Sostegno a progetti pilota di cooperazione», misura finalizzata a promuovere progetti pilota che diano risposte concrete alle imprese promuovendo la sperimentazione e l’applicabilità di tecnologie, già messe a punto dalla ricerca ma ancora da contestualizzare nelle realtà produttive della Toscana.

Il progetto è stato elaborato con una chiara visione d’insieme dell’intera denominazione e del  suo territorio produttivo ed è nato grazie alla fattiva collaborazione tra il Comune di Montepulciano, il Consorzio del Vino Nobile di Montepulciano e il DIS – Dipartimento di Ingegneria della Sostenibilità dell’Università G. Marconi. Questo progetto, inoltre, rappresenta il completamento di un percorso di iniziative tutte rivolte alla sostenibilità del ciclo produttivo del Vino Nobile di Montepulciano, iniziato nel 2014 con il progetto sulla Carbon Footprint della DOCG del Vino Nobile.

L’iniziativa, coordinata scientificamente dal prof. Umberto Di Matteo del DIS – Dipartimento di Ingegneria della Sostenibilità dell’Università degli Studi G. Marconi,  vede la partecipazione di tre aziende pilota: La Vecchia Cantina di Montepulciano (capofila del progetto), Tenute del Cerro SpA – Fattoria del Cerro, e la Soc. Agr. Salcheto srl. Completano il partenariato: Qualità e Sviluppo Rurale srl e la CIA Agricoltori Italiani Toscana.

Protocollo di sostenibilità

L’approccio moderno e integrato alla sostenibilità si basa su tre pilastri fondamentali:

– sostenibilità economica, intesa come capacità di generare reddito e lavoro;
– sostenibilità sociale, intesa come capacità di garantire condizioni di benessere umano equamente distribuite;
– sostenibilità ambientale, intesa come capacità di mantenere qualità e riproducibilità delle risorse naturali.

La sostenibilità deve intendersi, quindi, come un processo continuo che richiama la necessità di coniugare le tre dimensioni fondamentali e inscindibili dello sviluppo.

In questo contesto è stata sviluppata questa “Piattaforma di Sostenibilità” per le aziende vitivinicole che implementa un protocollo di sostenibilità basato liberamente sullo Standard SOPD di Equalitas.

Lo standard adottato prevede in tal senso requisiti oggettivi e verificabili per ognuno dei tre pilastri della sostenibilità, definendo buone pratiche e indicatori che includono tutte le migliori best practice disponibili in Italia e all’estero.

Specificatamente per ogni attività svolta dall’azienda vitivinicola e per ogni pilastro è stato costruito un questionario che prevede domande in materia di: buone pratiche agricole nel vigneto, di cantina, di imbottigliamento, buone pratiche sociali, economiche, di comunicazione e di assicurazione qualità.

Gli indicatori di sostenibilità considerati sono tre: biodiversità (acquatica, lichenica dell’aria, del suolo), carbon footprint e water footprint; i primi due sono calcolabili direttamente sul portale. Questo permette alle aziende di monitorare la propria sostenibilità e definire i possibili ambiti di miglioramento, valutando anche l’efficacia delle azioni adottate.

Dipendentemente dai processi gestiti si individuano sei possibili tipologie di aziende per le quali il questionario viene automaticamente customizzato:

 

1. Azienda agricola (azienda che coltiva solamente le uve),
2. Cantina (azienda che trasforma solamente le uve),
3. Imbottigliatore (azienda che imbottiglia/confeziona solamente),
4. Azienda vitivinicola (azienda che coltiva e trasforma le uve),
5. Cantina-imbottigliatore (azienda che trasforma le uve e le imbottiglia/confeziona),
6. Azienda vitivinicola completa (azienda che coltiva, trasforma e imbottiglia/confeziona).

 

Sia il questionario che i tre indicatori si basano su tre tipologie di requisiti previste dal protocollo: requisiti Maggiori (M) che devono necessariamente essere soddisfatti, requisiti minori (m) che devono essere soddisfatti in una percentuale minima, e Raccomandazioni (R) che sono degli spunti di miglioramento e che devono anch’essi essere soddisfatti in una percentuale minima.

Le aziende, per soddisfare a pieno questi requisiti di sostenibilità e ottenere un relativo punteggio, devono ottemperare in un triennio a tutti i requisiti maggiori, al 30% di quelli minori e al 10% delle raccomandazioni. Devono inoltre calcolare tutte e tre gli indicatori di biodiversità, Carbon footprint e Water footprint. Al fine di favorire un percorso di miglioramento delle aziende che adottano il presente standard è stato previsto un percorso graduale, che sia di stimolo all’adozione di requisiti via via più complessi e allo stesso tempo completi rispetto ai pilastri della sostenibilità. Il questionario è articolato su domande dicotomiche o a risposta multipla che possono richiedere il caricamento di un allegato e/o la selezione di una frequenza, in quel caso il requisito è soddisfatto solamente se si ottemperano tutte queste operazioni.

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